mercoledì 27 novembre 2013

Non c’è gusto senza creatività | La mia intervista per ORAZERO Magazine a cura di Elisa da Rin

OraZero Magazine in visita al ristorante 13 Giugno Brera con un’intervista esclusiva allo chef

Andrea Dolcimascolo – Non c’è gusto senza creatività
13 Giugno:  caffè, ristorante o sicilian street food rosticcieria?
Entrare nel ristorante 13 Giugno Brera, situato nella piazzetta Mirabello a Milano, è come fare un salto in un’epoca differente… sembra quasi di esser trasportati in una Sicilia d’alta classe di fine Ottocento, dove il lusso degli arredamenti va a nozze con la squisita prelibatezza dei sapori. Questa però è solo una parte delristorante 13 Giugno Brera, che si identifica non solo come locale molto rinomato per il pesce, ma anche come primo e unico luogo milanese dove si può trovare il vero “street food” siciliano.
Tre locali Uno Chef
Il ristorante è articolato in 3 aree così differenti da sembrare 3 tipi di locali diversi, di 3 epoche distinte, con 3 ambientazioni e arredi differenti: si va dall’area caffetteria e dolci, a quella dedicata allo street food, fino ad addentrarsi nel ristorante d’alto livello. Ed è proprio nella parte più lussuosa del locale che ha deciso di aspettarci Andrea Dolcimascolo, titolare e chef del ristorante 13 Giugno Brera. Ci accomodiamo accolti da due calici di vino serviti con dei piccoli arancini e dei bocconcini di ricotta (piccoli esempi di street food siciliano rielaborati con stile).

Andrea si presenta elegante nella sua divisa da chef bianca, mantiene un certo tono e si mostra un po’ schivo; cerchiamo di metterlo a suo agio facendogli dei complimenti sul menù presente sul tavolo, un mix di colori forti in copertina che contrasta con un interno sobrio ma di grande impatto visivo, nel quale l’elenco delle specialità di mare si alterna a grandi foto in bianco e nero rappresentanti dei pescatori siciliani. Andrea non si lascia scomporre dai complimenti, e ci confida con modestia che è stato lui stesso a scegliere i colori e le foto del menù, quello che lui vuole trasmettere infatti è la componente creativa del locale. La creatività innanzitutto” afferma Andrea, ed è qui che capiamo di essere di fronte ad un artista che si esprime attraverso i suoi piatti e non di fronte ad un semplice cuoco che fa dei piatti in maniera artistica, questa è la differenza!

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